Artemest è una startup o, meglio, una piattaforma di “curated e-commerce” nata a Milano nel 2015. L’idea di base è venuta ad Ippolita Rostagno e Marco Credendino. Si tratta di un ecommerce di articoli di design e artigianato di lusso provenienti da tutto il mondo. Riesce infatti a raggruppare ben 500 artigiani con l’ambizioso intento di portarne le creazioni nelle case degli italiani e del pubblico internazionale.
La filosofia aziendale di Artemest è dichiarata:
restaurare il concetto autentico di lusso fondato su heritage, qualità senza compromessi e artigianalità.
Nel 2018, il marketplace dell’arte e del design ha vinto il premio “Innovator of the Year” del gruppo Wpp Italia e, nel mese di aprile, ha chiuso un finanziamento da 4 milioni di euro guidato dalla holding cinese Nuo Capital. Attiva anche nel Regno Unito, in Australia, in Canada e negli Usa. Il mercato statunitense è proprio uno dei più proficui, non a caso ben l’80% del fatturato viene proprio dagli Stati Uniti. Ma Artemest non si ferma e, grazie anche l’ingresso di Nuo Capital, punta a conquistare il anche il mercato cinese.
Artemest vincitrice dell’Innovator of the Year
l premio assegnato ad Artemest nasce con l’intento di gratificare ed incentivare le startup che meglio hanno saputo esprimere i valori di creatività, ingegno e imprenditorialità. Il tutto senza escludere la componente tecnologica ma, anzi, valorizzarne la sua applicazione anche ad ambiti più tradizionali.
Il premio vinto consiste in un pacchetto di consulenza di comunicazione completa che comprende pr, pubblicità, digitale. A fornire la preziosa consulenza saranno proprio le agenzie del gruppo Wpp.
Artemest si è riuscita ad aggiudicare il premio superando altre sei startup di tutto rispetto come Buzzoole, D-Eye, L’Art Caffè, Quattrocento e Travel Appeal. Tutte avevano in comune una cosa: la capacità, cioè, di essere attivi in territori tipici del “know how” italiano, dal design alla cultura, dalla comunicazione alla salute passando per cibo, moda e turismo. Le diverse starup erano state selezionate in precedenza dal comitato scientifico composto da Massimo Beduschi, Michele Costabile, Marco Gaiani, Stefano Micelli, Francesco Perrini, Elena Tettamanti ed Elena Vitale.
Cosa vende Artemest
Le botteghe artigiane presenti su Artemest spaziano tra le discipline più diverse: dalla lavorazione del legno al vetro di Murano, dal marmo alle ceramiche e ai metalli più preziosi, coinvolgendo maestri vetrai, botteghe orafe, designer e artisti. Sono state selezionate attraverso un lungo viaggio per l’Italia con l’intento di dare loro visibilità a livello mondiale. Perchè dietro la lavorazione di ogni prodotto c’è un’emozione da raccontare illustrandone i procedimenti e le tecniche, frutto di radicate tradizioni, e ricreando un viaggio nella storia delle creazioni senza tempo.
“Siamo soddisfatti di questo riconoscimento – ha spiegato Marco Credendino, co-founder e Ceo di Artemest – il nostro progetto è nato dalla volontà mia e di Ippolita Rostagno di creare un marketplace internazionale per l’artigianato italiano di design di qualità. Siamo nati tre anni fa e abbiamo con determinazione cercato di sviluppare la nostra idea riuscendo nell’ intento di dare visibilità internazionale a produzioni di piccoli artigiani dal valore incredibile. C’è tanta fatica dietro la nostra sfida ma i timori, che certamente erano presenti all’inizio, giorno dopo giorno diminuiscono e troviamo conferma, invece, che la nostra idea ha un mercato e che ha avuto la capacità di farsi impresa”.