Dopo aver dedicato gran parte della tua vita dividendoti tra famiglia e lavoro, è giunto il grande momento: quello della pensione! Ma quando arriva il grande giorno è normale essere travolti da una serie di preoccupazioni che portano con sé tante domande. Hai tutti i contributi? E l’età giusta? Ma soprattutto che tipo di documenti e informazioni ti servono per avviare questa pratica?
Come sappiamo le carte in tavola cambiano spesso e ci sono continui aggiornamenti che vengono scanditi dalle decisioni del Governo. È importante quindi accertarsi di avere tutti i dettagli per poter così presentare la tua domanda. Vediamo come fare!
Prima modalità: richiesta di pensione online
I lavoratori dipendenti che hanno tutti i requisiti per andare in pensione potranno procedere in modo autonomo. Questa scelta richiederà di registrarsi sul portale dell’INPS, così da accedere alla propria area riservata. L’INPS eroga diverse prestazioni pensionistiche in base alla gestione e anche al fondo di appartenenza degli iscritti. Ovviamente non possono mancare i requisiti contributivi e quelli anagrafici che sono previsti dalla legge. Il singolo (ormai ex) lavoratore può compilare, inviare e soprattutto seguire in prima persona l’iter per la richiesta di pensione da casa, usando il proprio computer.
Ma prima di valutare la seconda modalità di domanda, è opportuno considerare quali sono i documenti da rintracciare e inviare.
Qual è il materiale necessario per la domanda di pensione
Il lavoratore in procinto di ritirarsi dal mondo del lavoro dovrà compilare correttamente la sua richiesta e allegare una serie di documenti. Tra questi troviamo:
- La copia del documento d’identità valido;
- Un’autocertificazione dello stato civile e di famiglia;
- L’IBAN per l’accredito;
- I propri dati anagrafici con il codice fiscale del o della coniuge (se separati serve la data di separazione e di divorzio);
- Le informazioni legate alla situazione assicurativa;
- La dichiarazione della fine di qualsiasi tipo di attività di lavoro.
Come abbiamo accennato poco fa questa non è la sola strada da percorrere. I lavoratori che vogliono farsi aiutare in fase di richiesta, ottenendo le informazioni necessarie e una consulenza completa, potranno rivolgersi ad un patronato.
Seconda modalità: la richiesta di pensionamento direttamente al patronato
Dovrai fissare un appuntamento nell’ufficio scelto per ottenere tutte le risposte alle tue domande. È una scelta che solitamente si effettua per rendere più veloce e semplice l’intera fase di domanda.
In merito ai fondi pensionistici e alla gestione dei contributi, il patronato offre a lavoratori e lavoratrici un quadro della situazione completa. Sarà effettuata un’attenta analisi grazie al sostegno di personale esperto che potrà così effettuare il calcolo dei contributi versati e se siano presenti le condizioni necessarie per andare in pensione. Ovviamente nel rispetto della legge.
È opportuno ricordare che il patronato, può anche supportare gli ex lavoratori che sono già in pensione. In che modo? Offrendo un ricalcolo laddove sia considerato scorretto l’importo mensile percepito (da calcolo precedente).
Per concludere
La scelta di rivolgersi al patronato è ideale per ottenere assistenza su più livelli, come per esempio:
- I periodi assicurativi (ricongiunzione e totalizzazione);
- Il cumulo dei periodi assicurativi nel sistema contributivo o nella Gestione Separata Inps;
- La costituzione di una posizione assicurativa;
- Le ricongiunzioni (gratis) dei dipendenti pubblici.
Se invece hai già a disposizione tutte le informazioni del caso e senti di poter procedere in modo veloce in autonomia, allora non ti resta che procedere direttamente sul sito dell’INPS.