Negli ultimi anni i diversi interventi normativi hanno messo mano alla classica SRL, la Società a Responsabilità Limitata, per venire incontro alle esigenze di chi vuole aprire un’attività. Nello specifico, la SRL Semplificata va sempre più assumendo un ruolo rilevante nel panorama italiano delle imprese. C’è ovviamente grande interesse intorno a questa formula societaria e in molti si chiedono se sia possibile aprire una SRLS pur essendo un dipendente. Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento.
Chi può aprire la SRLS
Grazie al capitale minimo di 1 euro e massimo di 9.999 euro, contro i 10.000 euro della SRL classica, la SRLS è un’opzione super interessante per tutte quelle persone che non dispongono di grandi capitali per iniziare. Senza la preoccupazione per le spese iniziali, giovani e meno giovani che hanno una buona idea imprenditoriale possono focalizzarsi solo sulla loro attività.
Inoltre, non essendoci le spese notarili, visto che l’atto costitutivo è stabilito dalla Legge, i costi di apertura sono dimezzati rispetto a quelli della formula societaria classica. Si parla infatti di circa 700-800 euro contro i 1.500-2.000 della SRL.
E allora chi può aprire la SRLS? Inizialmente potevano farlo solo gli Under 35, perché si trattava di un’opportunità pensata per i giovani, ma nel 2013 sono state introdotte modifiche alla legge per ampliare il target di riferimento oltre i 35 anni.
La gestione della SRLS rimane poi praticamente identica a quella della SRL, perché le uniche differenze sostanziali sono nell’apertura. Lo stesso vale per le obbligazioni sociali: entrambe le tipologie di società rispondono infatti con il loro patrimonio e non con quello personale dei soci.
Dipendente e socio di una SRLS: è possibile?
Una volta elencate le caratteristiche generali dell’accessibilità alla SRLS, veniamo alla nostra domanda principale. Per rispondere dobbiamo fare riferimento al Codice civile, che ci offre una risposta relativa alla SRL ordinaria, applicabile anche alla semplificata.
Di fatto, la Legge non pone divieti sulla possibilità di ricoprire entrambi i ruoli, ovvero dipendente di un’azienda esterna e socio di una SRLS. Esistono però degli obblighi relativi alla natura dell’attività che si vuole svolgere, stabiliti dall’articolo 2105.
Nell’articolo in questione si fa riferimento specifico a un obbligo di fedeltà da parte del lavoratore dipendente di una azienda, che non può svolgere un’attività concorrenziale rispetto a quella svolta per il proprio datore di lavoro, sia per conto proprio, sia per terzi.
Se ne deduce quindi che sia possibile essere contemporaneamente dipendenti di un’azienda e aprire una SRLS. La situazione è compatibile, a patto che le due attività svolte siano completamente diverse e non vadano in contrasto in termini concorrenziali.
Per verificare la compatibilità tra la carica di dipendente di una società e quella di socio amministratore di una seconda società, basta controllare l’oggetto sociale di entrambe nell’atto costitutivo. Si può così verificare che non ci sia la stessa attività e che quindi non siano presenti elementi di pregiudizio verso il datore di lavoro a cui si è vincolati da un obbligo di fedeltà.
Come funzionano i contributi previdenziali
Una volta stabilito che si può aprire una SRLS anche se si è dipendenti, rispettando le regole, è bene approfondire anche il discorso INPS. Non cambia nulla per quanto riguarda il versamento dei contribuiti previdenziali da parte del datore di lavoro dell’azienda di cui si è dipendenti.
Per quanto riguarda la SRLS di cui si è amministratori, invece, c’è l’obbligo di provvedere al versamento di quanto previsto. Normalmente si richiede l’apertura della gestione separata INPS e il pagamento di ulteriori tasse sulla base dei compensi ottenuti dalla suddetta carica. La quota INPS da versare ogni anno non dipende dai guadagni e ammonta a circa 3.000 euro divisi in quattro rate.
Conclusioni
In sostanza, aprire una SRLS quando si è già dipendenti di un’altra azienda è possibile, basta rispettare quanto stabilito dal Codice civile riguardo alla fedeltà alla società di cui si è dipendenti. Si possono dunque ricoprire entrambi i ruoli, basta che non siano in concorrenza tra di loro e che si rispettino tutte scadenze e gli adempimenti fiscali.
A tal proposito, è importante farsi seguire da un commercialista che sia esperto in materia di SRLS e che sappia seguire ogni fase dell’apertura dell’azienda. Grazie alle formule disponibili sul mercato della consulenza fiscale, è possibile optare per consulenze con convenienti tariffe fisse mensili, che comprendono tutto quello che serve.
Se la prima preoccupazione è risparmiare, in apertura e durante tutta la vita dell’azienda, può essere un’ottima idea quella di rivolgersi a un commercialista online, che possa rispondere alle domande più velocemente rispetto a quello tradizionale.
Ecco un nostro approfondimento per l’apertura di una SRLS online.
In ogni caso, prima di scegliere è sempre meglio chiedere diversi preventivi e confrontarli. Aprire una SRLS e restare dipendenti è una soluzione ideale, basta avere tutte le risposte giuste, che solo un commercialista aggiornato con le normative può dare.