Startup innovativa o pmi innovativa? Quali sono le caratteristiche che identificano l’una al posto dell’altra? Come capire in che categoria può rientrare la propria impresa e, soprattutto, come accedere ai fondi?
Vediamo insieme di capire un po’ di più come orientarsi nel modo delle imprese innovative.
Startup innovativa
La legge 221/2012 di conversione del “Decreto Crescita 2.0” stabilisce una normativa specifica per regolamentare e incentivare la creazione di startup innovative. Quali sono i requisiti e i vantaggi per registrarsi alla Camera di Commercio come Strtup innovativa?
La definizione di Startup
La definizione e l’etimologia di “startup” (in inglese start-up, con il trattino)
“avviare un’attività imprenditoriale (start), non necessariamente tecnologica, e accelerare lo sviluppo o la realizzazione del prodotto o servizio distintivo su cui è basata (upcome scale-up).”
Per essere innovative le startup devono essere società di capitali costituite, anche in forma cooperativa, in Italia o in un altro Paese dell’UE, che abbiano però una sede produttiva o una filiale in Italia e come oggetto sociale esclusivo o prevalente: lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Non basta però! Per poter rientrare nella categoria delle starup innovative e, soprattutto, accedere a finanziamenti e agevolazioni, la tua impresa dovrà rispettare 5 imprescindibili criteri.
- Innanzi tutto non dovrà essere costituita da più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda.
- A partire dal secondo anno di attività, il totale del valore della produzione annua non dovrà superare i 5 milioni di euro.
- Non dovrà aver distribuito utili.
- Non dovrà essere nata da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.
- Il contenuto innovativo della startup dovrà essere identificato da precise caratteristiche.
- le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa
- Il team è formato per almeno 1/3 da dottori di ricerca o dottorandi di università italiane o straniere, oppure laureati che, da almeno tre anni, sono impegnati in attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati con sede in Italia o all’estero; oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori che hanno conseguito una laurea magistrale.
- È titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato oppure titolare dei diritti relativi ad un “programma per elaboratore originario”
Pmi innovativa
Se però la tua azienda è stata costituita da più di 5 anni dovrai tener conto della legge legge 24 marzo 2015 n. 33 di conversione del Decreto Legge 3/2015 (“Investment Compact”) che ha introdotto la tipologia di impresa “Pmi innovativa”.
Da poco più di un anno in Italia l’espressione “PMI innovativa” ha una precisa definizione, e una sezione speciale del Registro delle imprese creata ad hoc presso le Camere di Commercio.
Per PMI innovativa si intendono
“tutte le Piccole e Medie Imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere da data di costituzione, formulazione dell’oggetto sociale e livello di maturazione”.
Se dunque rientri in questa categoria non devi disperare! Potrai comunque accedere alla maggior parte delle agevolazioni previste per la startup innovative. Consulta la sezione del portale #ItalyFrontiers dedicato alle PMI innovative